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Lo sviluppo urbanistico del quartiere

   La costruzione della chiesa di Cave, innesca nei terreni circostanti lo sviluppo edilizio dell' area. Viene prolungata Via Tazzoli fino alla Statale per Vicenza, viene creata Via Tartaglia che collega Via Cave con il piazzale della chiesa. Le nuove strade, come Via Avogadro, Via Montanari, Via Torricelli e le relative lottizzazioni espandono le Cave verso Ovest creando in pratica un'unico quartiere con Chiesanuova, ma l'intervento più consistente e che ha scatenato tante polemiche, riguarda le Cave.

"Quartiere 1000 abitanti a Cave"
  Siamo nel 1969 e la speculazione edilizia mette le mani sui terreni agricoli (i campi dè Faustin) prospicenti la chiesa di Cave. Ne riproponiamo la storia perchè la vicenda di questa lottizzazione, a quasi quarant'anni di distanza, non è ancora conclusa. Infatti il quadrato di Terreno davanti alla Chiesaterreno incolto e recintato di fronte alla chiesa, compreso tra le Vie Dini, Tartaglia e Dal Piaz, è tuttora oggetto di un contenzioso tra il Comune di Padova e il proprietario dell'area.

   Nel Febbraio del 1974, il consigliere comunale Paolo Muredda, della Democrazia Cristiana, presenta in Consiglio una interrogazione in merito alla costruzione di un nuovo quartiere residenziale denominato "Lottizzazione Cave '70", nella zona delimitata dalla Chiesa di Cave e la fabbrica "Officine Galtarossa".
    L'intervento del consigliere, riportato dal Gazzettino il 13/02/1974, viene titolato "Mille abitanti senza servizi?". Infatti il piano di lottizzazione, redatto dallo Studio del geom. Magro, prevede la costruzione di circa 260 appartamenti per un totale di 104mila mc, nei quali si prevede l'insediamento di 1.000 abitanti.
   Il consigliere si chiede se il nuovo quartiere che sta sorgendo prevede i servizi necessari: strade, marciapiedi, parcheggi, aree verdi, fognature con relativo impianto di depurazione, ma sopratutto scuole. Saranno infatti circa 300 i nuovi alunni che si aggiungeranno a quelli presenti.
    Conclude chiedendo l'intervento dei diversi assessorati competenti, in particolare quello della Sanità, per come garantirà ai cittadini "l'immunità dai fumi venefici delle vicine officine Galtarossa" (Le "Officine Galtarossa", fabbrica storica delle Cave, era nata come carpenteria metallica leggera e pesante. Verso la fine degli anni '60 viene attivato il reparto di zincatura a caldo, origine appunto dei "fumi venefici").
    Il lottizzante risponde in data 18/02/1974 e nelle pagine allegate potete trovare l'intera relazione.Casa dei Bovo  In particolare, al punto 2 paragrafo f) della relazione, si può leggere: "In margine al problema della scuola, si rammenta che sull'area esisteva un edificio rustico già usato dai fittavoli (2 famiglie) - Le famiglie di Bovo Orfeo e Giacinto. n.d.r.- che erano stati indennizzati dal lottizzante". La casa della foto è quella sopra menzionata, demolita nel 1970 per la costruzione della scuola elementareScuola Ivo Scapolo  Ivo Scapolo (oggi sede del Consiglio di Quartiere).

  Lo stravolgi- mento nella realizzazione del piano di lottizzazione innesca lo scontro tra gli abitanti del quartiere, rappresentati da una sorta di consiglio di quartiere autogestito e il Lottizzante. In realtà non si stanno costruendo i 260 appartamenti, previsti nel piano di lottizzazione, ma centinaia e centinaia di mini-appartamenti.
    Questo, secondo i rappresentanti degli abitanti, porterebbe ad uno snaturamento delle caratteristiche del quartiere (le abitazioni di Cave sono quasi tutte unifamiliari e la zona agricola è ancora molto estesa) ed alla creazione di una sorta di ghetto-dormitorio.
   L'altro motivo del contendere è il continuo ampliamento del reparto di zincheria a caldo delle Officine Galtarossa, come già detto, origine "dei fumi venefici". E' interessante leggere, a pag. 5 della relazione, la risposta del Lottizzante a queste obiezioni. L'azienda cerca di porre rimedio alle esalazioni venefiche della zincheria installando una batteria di filtri per depurare i fumi immessi nell'aria, ma con scarsi risultati. Murales Ivo Scapolo
   I bambini delle scuola elementare Ivo Scapolo hanno immortalato in un murales, ancora oggi visibile, la loro idea di ambiente.
   Ricordo l'idea di un povero idiota che, per dimostrare che dalle batterie dei filtri usciva aria non inquinante, fissò alla sommità del camino di uscita dei fumi, un vaso con dentro un piccolo abete. L'aria che usciva forse era pulita, ma ad una temperatura tale che incenerì l'alberello in poco tempo.
  Si continuano a costruire, a pochi metri di distanza dalla zincheria, diversi condomini, tra cui il famoso "Pałasso bianco"

 

Vogliamo qui raccontare (meglio far vedere), crediamo in modo originale, lo sviluppo della Lottizzazione Cave '70 usando le foto che ritraggono le diverse squadre di calcio che hanno calcato il campo parrocchiale

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